Rassegna stampa Route Nazionale 2014


"Gli scout sono quelli che fanno attraversare la strada alle vecchiette. Gli scout sono quelli che vendono i biscotti di porta in porta. Gli scout sono i boy scout. Gli scout sono il bambino di Up "
Ma, bando alle ciance, se anche voi credete in questi luoghi comuni, è venuto il tempo di ricredervi perché, dall'1 al 10 agosto scorso, gli scout di tutta Italia hanno dimostrato che l'A.G.E.S.C.I. (Associazione Guide E Scout Cattolici Italiani) è altro e molto di più. In queste date si è tenuto a S. Rossore (Pisa) il terzo raduno nazionale della branca R/S, ovvero Rover e Scolte, 32.000 ragazzi e ragazze dai 16 ai 21 anni, provenienti da ogni parte d'Italia e non solo (delegazioni da  Austria, Francia, Islanda, Portogallo, Spagna, Ucraina, Libia, Marocco e Egitto, Burkina Faso, Palestina).
L'ultima Route Nazionale si è tenuta del 1986 ai Piani di Pezza, in Abruzzo.
I vari gruppi territoriali (clan, in totale 1533) durante i primi 5 giorni si sono incontrati e hanno camminato in ogni Regione condividendo le esperienze vissute durante l'anno, che aveva ad oggetto il tema del Coraggio, declinato in 5 filoni: il coraggio di amare, il coraggio di essere Chiesa, il coraggio di essere ultimi, il coraggio di liberare il futuro, il coraggio di essere cittadini.
Il Mondovì 1 era gemellato con il Busto Arsizio 5, il Roma 60, il Massafra 2 (Taranto) e ha percorso le valli sopra Luino ed il Lago Maggiore verso la Svizzera. Si sono condivisi i percorsi fatti durante tutto l'anno, dal ricominciare dopo tracolli personali e dipendenze (Busto Arsizio 5), il tema della mancanza di lavoro e progetti a sostegno (Massafra 2), l'integrazione e i "muri" nella società (Mondovì 1), la Costituzione e la coscienza civica (Roma 60) ed insieme si è eletto un Alfiere, un rappresentante che avrebbe portato le istanze e le proposte di cambiamento al campo fisso di S. Rossore, per stilare insieme agli altri Alfieri la Carta del Coraggio, il documento sintesi, l'obiettivo di tutto il percorso dell'anno e della Route. 
S. Rossore è stata una "città" di 10.000 tende, lunga 4 km, divisa in cinque quartieri, con al fondo il Campo del Futuro, l'arena con il palco per i momenti in plenaria.
La Route Nazionale è stato un esperimento di democrazia: 456 Alfieri eletti hanno formato il Consiglio Nazionale Rover e Scolte ed hanno portato le loro esperienze, stilato la bozza della Carta, presentato mozioni ed emendamenti (centinaia, ognuno votato con voto palese dagli alfieri tramite palette), fino all'approvazione in seduta plenaria del 10 agosto.
Con questa carta si sono voluti rappresentare i bisogni di un'intera generazione, documento da portare alle istituzioni che in ogni capitolo mette prima 'ci impegnamo' e solo dopo 'chiediamo', documento politico, ma della politica come servizio che tocca i temi del lavoro, della tutela dell'ambiente, della legalità, della fede, della politica, della non violenza, dell'istruzione, dell'informazione, della prostituzione, dell'immigrazione, dei senzatetto, dei detenuti, dei disabili, dei tossicodipendenti, degli anziani.
Intanto nei quartieri si sono svolti 650 laboratori e 33 tavole rotonde. Moltissimi i temi: lavoro, finanza, solidarietà tra i popoli, territori e generazioni, giustizia e legalità, economia, famiglia, servizio civile, coesione sociale, scuola, educazione, università, ricerca e tecnologia, violenza di genere, le nuove povertà, l’impegno dei cittadini a favore dell’ambiente, il ruolo della scuola e dell’informazione nella formazione del libero pensiero, il valore dell’accoglienza, la pace come strumento contro le ingiustizie. Moltissimi i relatori, potremmo citare, tra i noti,  Laura Boldrini, Presidente della Camera dei deputati, Pietro Grasso, Presidente del Senato della Repubblica, Enrico Giovannini, ex ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, già Presidente ISTAT, Roberta Pinotti, Ministro della Difesa, Maria Chiara Carrozza, già Ministro dell’Istruzione,  don Antonio Mazzi, “padre” della Fodazione Exodus, don Luigi Ciotti, don Maurizio Patriciello, sacerdote a Caivano (NA) nella “Terra dei fuochi”, Rita Borsellino, Alfonso Sabella, magistrato antimafia, il Prof. Ugo De Siervo, giurista e accademico italiano ex presidente della Corte costituzionale, l’economista Stefano Zamagni, già Presidente dell’Agenzia per il Terzo settore, Beatrice Vio,  schermitrice medaglia d'oro ai Campionati italiani paraolimpici.
Sul grande palco centrale si è svolta la veglia-concerto "Battiti di Coraggio", con Frankie Hi-nrg, lo scrittore Fabio Geda,  la danzatrice Simona Atzori, Silvia Emme (sand artist), Alex Bellini,  le uniche due sorelle sopravvissute al campo di sterminio di Auschwitz Andra e Tatiana Bucci, i contributi video di Pif, l’astronauta Samantha Cristoforett e Jovanotti.
Dopo giornate intense di laboratori, tavole rotonde e veglie, la Route Nazionale si è conclusa con l'attesa dell'alba e lo smontaggio di questa "città di tela". Ci si è ritrovati nuovamente tutti nell'Arena del futuro, per ascoltare le parole del Presidente del Consiglio ed ex scout Matteo Renzi e la Messa celebrata dal Cardinale Bagnasco, con la chiamata di Papa Francesco
Al termine gli Alfieri hanno consegnato la Carta del Coraggio alla Chiesa (Cardinal Bagnasco, presidente CEI) ed allo Stato (Matteo Renzi, Presidente del Consiglio e Presidente di turno del Parlamento Europeo).
Toccherà ora ai ragazzi portare in contenuti della Carta del Coraggio nei loro territori.
Come dicono i Rover e le Scolte, Buona Strada! (e #tuttinsiemefamopaura!)
Il Clan La Fenice - Mondovì 1


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