Unico dettaglio: sei ore di treno da far passare. Ma al cambio di Genova, fra merenda, partita a roverino e foto ricordo, il tempo vola...
Freccia Bianca, cena al sacco, cambio a Pisa e... finalmente Lucca c'è. Stuoini a terra e sacchi a pelo che invadono pressoché interamente la superficie calpestabile della sede del Lucca 4 e il sonno non tarda ad arrivare.
Il giovedì mattina ci vede caldissimi, macchine fotografiche cariche, borracce riempite e Lucca con le sue meraviglie ci attende. Due guide d'eccezione, Gae e Sberlenga, ci accompagnano nelle stradine lucchesi e nella storia di Lucca. Una foto di Reparto in piazza dell'Anfiteatro non può mancare...
E il tour continua fra i capolavori lucchesi, le centinaia di scale per salire alla Torre del Guinigi e ai suoi lecci,
il Cucciolone per merenda e le numerose chiese. A San Michele, Jak: «Riuscite a leggere cosa c'è scritto sull'ala dell'angelo?».
- Scherzone -
Con il volgere della sera un momento tutto speciale ed importante per vivere il giovedì santo: la lavanda dei piedi, a coppie, per avvicinarsi maggiormente fra noi, per mettersi vicendevolmente gli uni al servizio degli altri.
Per concludere la serata, un cerchio serale coinvolgente e allegro proposto dal Con. Ca. Una missione: non far troppo casino per evitare «il secchio del piscio» della tipa di sopra.
Della giornata, un piccolo record: 28 mila passi fatti.
Il venerdì le Squadriglie si sono mosse alla scoperta di Lucca, ricercando peculiarità culinarie, aneddoti, date importanti, l'inesistente piazza Toscana e... ricercando almeno un esemplare di pianta all'Orto botanico per ciascuna lettera dell'alfabeto. Che inizia con la Y ne esisterà mai qualcosa? Ai posteri l'ardua sentenza.
Per pranzo degustazione di panini low-cost. Con dieci euro, ogni Squadriglia è riuscita a preparare un panino per ognuno con regole speciali: ingredienti solo verdi, ingredienti che iniziassero con la "P" e pesce. Che fame!
Con la pancia piena di ragiona meglio... anzi, si pedala meglio. Nel pomeriggio, infatti, sorpresa sorpresona: due ore con il vento fra i capelli e i piedi a spingere sui pedali sulle mura lucchesi. Alice ha riscoperto come andare in bici, Jak non vede l'ora di tirare un po' di più e... gara sia!
Dopo una giornata ricca di bellezze e di emozioni, la serata non poteva essere da meno: suggestiva e toccante Via Crucis sulle mura lucchesi, partecipata e vissuta nonostante la stanchezza, e... Promesse!
Jenny, Susanna, Costanza, Giulia, Irma, Alice, Diego e Giosia, «con l'aiuto di Dio», promettono.
Buon sentiero!
«Ubi caritas et amor, ubi caritas Deus ibi est»
Suona così la sveglia l'ultima mattina... facce preoccupate confessano: «allora non ci siamo addormentati durante la Via Crucis!».
Colazione al volo, perché Lucca ha ancora qualche angolo da scoprire. Nuovi, tanti scalini per la Torre delle Ore...
... e il Museo di Giacomo Puccini, dove il vestito della Turandot lascia assolutamente senza fiato. Un piccolo omaggio a Puccini lo dobbiamo: così tutti sdraiati a terra, occhi chiusi e ci lasciamo toccare dalle note dell'aria Quando m'en vo' soletta.
Le ore lucchesi sono ormai agli sgoccioli: l'uscita di Pasqua va volgendo al termine e anche il nostro Triduo pasquale. Nel giorno di sabato, segnato dal silenzio delle Scritture, sono i Repartari a levare la loro voce scrivendo un salmo, con le loro preghiere.
Con le maniche della camicia rimboccate, nel cortile del Lucca 4, con un occhio all'orologio per arrivare in tempo in stazione, c'è un momento solenne: è il tempo del Consiglio della Legge.
E via, lungo le mura verso la stazione... e verso cinque ore di treno!