Festa di Primavera, S. Giorgio, S. Paolo @ Centenario dello Scoutismo a Saluzzo - 3-4.05.2015

Sabato 9 e domenica 10 maggio Saluzzo ha vissuto la pacifica invasione  di circa un migliaio di Scout, provenienti dai restanti 12 Gruppi Scout  A.G.E.S.C.I.  della provincia di Cuneo, giunti per festeggiare i 100 anni di Scoutismo a Saluzzo (1915-2015). Il sindaco di Saluzzo ha descritto l'evento come un mare di camicie  azzurre increspato dall'ondeggiare di mani che applaudivano e andavano a tempo con la musica.


Per i lupetti del Mondovì 1 (8-12 anni) il colore della marea è sfumato da azzurro, tenuamente, in giallo, come il colore del caldo sole che ha accompagnato l'intero fine settimana e come il colore della gioia. La gioia di poter conoscere e riconoscere duecento-trecento fratellini e sorelline di tutta la Provincia cuneese e di condividere con ognuno di essi un pezzetto di fine settimana, riscoprendo i giochi di una volta, nella semplicità e nella sostenibilità di materiali semplici e mani che diventano via via più esperte a costruire un kazù, una girandola, una bambolina con fili di lana, un cubo di origami o una trottola. La gioia di mettere in gioco la propria creatività e capacità di espressione in una "Corrida" completamente Scout, accompagnata da applausi o il rumore di tazze e cucchiai, che hanno risuonato nella notte saluzzese. La gioia di lavorare su temi importanti e significativi, giocando e riflettendo, per cancellare le parole "guerra" e "paura" per colorare il vocabolario e il mondo con la "fratellanza" e l'"uguaglianza", concretizzando queste nobili parole, scritte da ogni lupetto su un lenzuolo, abbattendo un muro costruito da scatole di scarpe e portando a casa un mattoncino di quel muro. 

Il Reparto del Mondovì 1 (12-16 anni) ha portato il verde a Saluzzo. Il verde delle tende Jamboree sotto cui ha trascorso la notte al Foro Boario e il verde avventura che ha simbolicamente affrontato nelle strade del centro storico, riscoprendo la storia dello scoutismo. Un salto nel passato per rivivere insieme i quattro punti del fondatore Baden-Powell,  attorno a cui gravita il mondo scout: salute e forza fisica, servizio al prossimo, formazione del carattere e abilità manuale. Il tutto senza dimenticare l'oggi e la realtà tecnologica che ci circonda. Fra gli obiettivi del fine settimana, infatti, vi era il fare "rete" tra i vari Reparti della Provincia, aprendosi anche al territorio. Nelle loro camicie azzurre con le maniche rigorosamente rimboccate perché sempre pronti ad aiutare gli altri, hanno riempito Saluzzo con le loro motivazioni che ancora oggi, dopo cento anno, li portano ad essere scout... senza smentirsi, ovvero "sorridendo e cantando anche nelle difficoltà". 

I ragazzi del Clan (16-21 anni) hanno vissuto il tema della libertà, confrontandosi con l'anniversario della Grande Guerra, l'impegno civile, il dramma delle trincee, la libertà di scelta e di partecipazione, il rosso di un fuoco che da sempre scalda l'animo dell'uomo. La notte saluzzese ha visto levarsi le lanterne volanti dall'ex carcere della Castiglia, messaggi di pace idealmente collegati ai loro coetanei di cent'anni prima. La domenica testimoni della libertà individuale, di stampa, di associazione hanno proposto riflessioni ed attività sul mondo di oggi e quello di ieri, per diventare cittadini consapevoli ed attivi. 
La chiesa di S. Giovanni ha accolto la Messa conclusiva, con tutti gli scout poi a rinnovare la Promessa Scout sotto la statua di Silvio Pellico, che per l'occasione ha indossato il fazzolettone del Gruppo Scout di Saluzzo.

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